Quali alimenti e integratori sono sconsigliati per chi ha problemi di tiroide e quali invece hanno benefici.

Una corretta nutrizione svolge un ruolo fondamentale per il nostro benessere e la funzione di tutti gli organi e apparati.

I “micronutrienti” sono vitamine e minerali richiesti in piccole quantità dal nostro organismo ma fondamentali per la salute e la vita.

Per fare un esempio, la carenza di vitamina D è causa del rachitismo, che iniziò a manifestarsi all’epoca della Rivoluzione Industriale per il maggiore inquinamento dell’aria e la minore esposizione ai raggi solari. La carenza di vitamina C in passato causò lo scorbuto, malattia tipica dei marinai che avevano scarsa disponibilità di cibo fresco, e condusse a morte due milioni di persone tra il XVI e XVIII secolo.

Micronutrienti come lo iodio, il selenio, il ferro, il rame, il magnesio, vitamina D, la vitamina A e la vitamina B12, lo Zinco influenzano la produzione degli ormoni tiroidei e la loro regolazione.

Un corretto apporto di questi nutrienti in una dieta equilibrata è importante per mantenere la salute della tiroide e prevenire malattie tiroidee.

  • IODIO

    È un elemento fondamentale per la produzione degli ormoni tiroidei.

    Lo iodio viene assorbito nell’intestino e trasportato attraverso il sangue alla tiroide: in questa sede si lega alla tireoglobulina, una glicoproteina prodotta dalla ghiandola, e dopo alcuni passaggi che prevedono l’incorporazione dello iodio nell molecole dei pre-ormoni si formano la tiroxina (T4) e triiodotironina (T3), gli ormoni attivi.

    Un adeguato apporto di iodio è cruciale in fase di gravidanza e allattamento per le necessità materne e del bambino, in particolare per lo sviluppo intellettivo; l’apporto di iodio deve inoltre essere adeguato nell’adolescenza per prevenire il gozzo e da qui derivano le politiche di supplementazione del sale con iodio per la prevenzione del gozzo nelle aree carenti.

    Un eccesso di iodio può invece favorire alterazioni della funzione, con ipertiroidismo o ipotiroidismo.

    Alcuni cibi, in particolare della famiglia dei cavoli, miglio e tapioca, possono interferire con l’assorbimento intestinale dello iodio, ma solo se consumati in larga quantità e in popolazioni a carenza iodica.

    I tiocianati, sostanze presenti nel fumo di sigaretta, interferiscono con l’entrata dello iodio nelle cellule tiroidee e favoriscono la comparsa di gozzo.

  • SELENIO

    È implicato nei processi di sintesi degli ormoni tiroidei, favorisce la conversione di T4 a T3, ormone maggiormente attivo, ed è un elemento importante per attenuare i processi di autoimmunità tiroidea. Una sua supplementazione è utile in particolare nell’oftalmopatia legata alla malattia di Basedow .

    Il selenio si trova in alimenti come tonno, sardine, uova e legumi.

  • FERRO

    È il terzo elemento a favorire la produzione degli ormoni tiroidei. È presente nella TPO, tireoperossidasi, enzima della sintesi ormonale tiroidea. In condizioni di anemia e siderocarenza vi è spesso l’associazione di ipotiroidismo, probabilmente perché si produce meno tireoperossidasi. L’ormone tiroideo a sua volta stimola la produzione delle cellule del sangue.

  • VITAMINA D

    È stata documentata la presenza di recettori per la vitamina D nella tiroide, e si suppone quindi un suo ruolo per la ghiandola. La vitamina svolge una funzione importante per la modulazione del sistema immunitario ed è stato ipotizzato che una sua carenza possa favorire i processi di autoimmunità tiroidea.

  • ZINCO

    Lo zinco ha un ruolo nell’attività della tireoperossidasi, come abbiamo visto un enzima molto importante per la sintesi degli ormoni tiroidei. Ha anche un ruolo nella risposta autoimmunitaria e come antiossidante. Alcuni studi hanno mostrato che la supplementazione di zinco può essere di supporto nell'ipotiroidismo.

    Si trova in cibi quali crostacei, pesce, legumi, carne rossa, cereali.

  • MAGNESIO

    È un minerale che agisce in molteplici modi a livello della tiroide, in particolare sul metabolismo degli ormoni tiroidei . Una sua carenza può condurre anche a una riduzione della disponibilità del selenio.

    Alcuni studi documentano che la carenza di magnesio si associa ad ipotiroidismo e che livelli elevati di magnesio possono aiutare nel controllo dell'ipertiroidismo da malattia di Basedow. Livelli di magnesio più alti sono stati associati a una maggiore protezione dal rischio di tumore differenziato della tiroide.

    Si trova in legumi, noci, semi e vegetali a foglia verde.

  • RAME

    È implicato in vari processi di produzione e regolazione degli ormoni tiroidei.

    Una carenza di rame può favorire l'ipotiroidismo, mentre un eccesso di rame può favorire la proliferazione cellulare tumorale della tiroide (è un fattore che favorisce l’angiogenesi).

    Si trova in carne, pesce, crostacei, cioccolato, verdure a foglia verde.

  • VITAMINA A

    Ha un ruolo complesso nella regolazione tiroidea e un ruolo nella modulazione del sistema immunitario.

  • VITAMINA B12

    È una vitamina importante per la sintesi degli ormoni tiroidei e il loro metabolismo. Una carenza di vitamina può favorire disordini immunitari come la tiroidite autoimmune. La presenza di bassi livelli di B12 può derivare dalla possibile presenza di gastrite autoimmune (gastrite cronica atrofica) associata alla tiroidite.

Fonte

Shulhai, A.-M.; et al “The Role of Nutrition on Thyroid Function”. Nutrients 2024, 16, 2496.